ICANN, NIC e Registerfly: in Italia non va poi così male
I metodi quasi completamente automatizzati per la registrazione dei domini internet possono nascondere delle insidie.
di Fabio Boneschi pubblicata il 27 Febbraio 2007, alle 10:11 nel canale SoftwarePer i fervidi sostenitori secondo i quali l'Italia è sempre e comunque il fanalino di coda del mondo tecnologico e, generalmente, è terra di truffe e malaffari, questa notizia potrebbe aiutare a riflettere.
Registerfly è un provider accreditato dall’ICANN per la registrazione e intestazione dei domini che opera negli USA e nell'ultimo periodo si trova al centro di vicende poco edificanti. In primo luogo chiariamo cosa è un provider accreditato dall' ICANN anche a chi non conosce da vicino le dinamiche della gestione di un dominio internet.
L'utente che desidera registrare un proprio dominio deve rivolgersi al cosiddetto registrar e quest'ultimo ha il compito di effettuare le operazioni successive atte a mettere a disposizione del richiedente il dominio e a preservare tale indirizzo anche nel futuro. Il registrar si interfaccia poi con il livello superiore costituito direttamente dall' ICANN.
In alcuni stati il livello superiore ha letteralmente "delegato" a provider come Registerfly la gestione delle varie procedure ed è stato creato un procedimento snello, veloce e praticamente automatico. I vari provider ovviamente si vedono riconosciuta una commissione per il proprio lavoro e, a loro volta, devono pagare una licenza all' ICANN.
Tornando alla notizia, pare che Registerfly abbia effettuato operazioni non proprio in linea a quanto concordato con l'ICANN infatti, come riporta Netcraft.com, pare che parecchi clienti abbiano pagato per registrazioni mai effettuate e, ancor peggio, abbiano visto utilizzare in modo sconsiderato i prelievi sulla propria carta di credito.
Il quadro è ancor più grave se si considera che Registerfly pur percependo le commissioni dai proprio clienti non procedeva a aggiornare la registrazione dei domini alcuni dei quali sono scaduti. Per gli ignari clienti il danno è quindi duplice e per chi basava il proprio business sul web siamo ai limiti del dramma.
Stando alle informazioni si tratta di veri e propri illeciti e pare che l'ICANN sia intervenuto solo in epoca recente e dopo svariati solleciti; in merito all'organismo superiore che secondo taluni avrebbe eccessivamente ritardato il proprio intervento segnaliamo anche questo approfondimento. Fortunatamente il tanto criticato sistema italiano, pur non esente da errori, mette in un certo senso al sicuro: la burocrazia e il "controllo umano" offrono maggior garanzia.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMah ....
Non sono molto d'accordo. Imho è pensare le cose con la testa invece che coi piedi che offre maggiori garanzie.
Finché ci si mettono di mezzo stupidità e malizia non c'è controllo che tenga
[OT]
Scusa, ma quella che hai nell'avatar chi sarebbe? [/OT]
Sentendo in giro, la media di fax inviati si attesta sui 3, quindi non è stato solamente un mio problema!
Scusa, ma quella che hai nell'avatar chi sarebbe? [/OT]
E' la dottoressa di Dr.House m.d. , Cameron (Jennifer Morrison)
Il fatto di mandare un fax se vuoi un dominio.it, mi sembra molto scomodo, e anche alquanto antiquato, ma meglio questo che le storie di registerfly.
Il fatto di mandare un fax se vuoi un dominio.it, mi sembra molto scomodo, e anche alquanto antiquato, ma meglio questo che le storie di registerfly.
E il fotografo chi era? Mr PhotoShop?
Quella foto se non sbaglio è una dei servizi fotografici, quindi immagino di si.
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