Nanotubi di carbonio: dannosi per la salute dell'uomo?
Diverse ricerche mettono in luce come i nanotubi di carbonio possano rappresentare un rischio concreto per la salute dell'uomo.
di Andrea Bai pubblicata il 10 Maggio 2006, alle 09:35 nel canale Software
39 Commenti
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con 6 miliardi di persone al mondo, e le ormai consolidate necessità globali del popolo (intese come single persone fisiche) viene un po' impossibile pretendere di regolamentare tutto questo problema e trovarne una soluzione, anche perchè anche il solo bruciare la legna per cucinare e scaldarti mette nell'aria quantità di polveri e micropolveri che ti possono creare problemi polmonari o altro... e questo giusto per restare in ambito primitivo...Certo regolamentare MEGLIO è possibile, ma a questo punto per migliorare tutto questo poi non possiamo anche pretendere di avere una crescita infinita del PIL e piangere miseria se c'è crisi... da che mondo e mondo un'azienda, nota anche come attività, deve poter lucrare per esistere... altrimenti cos'hanno inventato a fare la Borsa, gli azionisti... e i soldi???
Mi verrebbe da dire:
NANOTUBI AL CARBONCHIOaiuto!
l'aviaria delle memorie.. i nanotubi..il piombo.. il mercurio...si stava meglio qquando si stava peggio! non c'è più l'aria di una volta!
ahrrrrrghh l'amianto!
ps.. come mai l'aspettativa media di vita è in crescita? ve lo siete mai chiesto?
forse perchè i batteri coliformi (comunissimi) sono molto più dannosi dell'amianto? o perchè ogni anno muoiono più persone per l'influenza di quante ne siano mai morte per cause legate all'amianto?
di questi argomenti si può parlare solo se si hanno numeri affidabili in mano, e bisogna valutare non solo i rischi, ma anche i benefici.
domanda
capisco il problema, ma questo problema è presente tutt'ora con le batterie classiche...Domanda: Chi è il fesso che ingerisce o inala le memorie???
A malncuore...
Nooooooooo!!!!Dovro' rinunciare alle memorie a colazione spalmate di nutella
Certo regolamentare MEGLIO è possibile, ma a questo punto per migliorare tutto questo poi non possiamo anche pretendere di avere una crescita infinita del PIL e piangere miseria se c'è crisi... da che mondo e mondo un'azienda, nota anche come attività, deve poter lucrare per esistere... altrimenti cos'hanno inventato a fare la Borsa, gli azionisti... e i soldi???
E' opportuno fare delle distinzioni. Innanzitutto e' sbagliato mettere sullo stesso piano micro e nanoparticelle diverse, sia perché il corpo è abituato ad interagire da migliaia di anni con un certo tipo di paticelle (per fare un esempio forse poco calzante il cervello dell'uomo produce quasi la meta' delle radiazioni emesse dal potassio40 sulla terra), mentre con quelle "moderne" il corpo non e' abituato e non ha una strategia consolidata di reazione. Poi le particelle prodotte ad esempio da un inceneritore sono enormi e piu' dannose di quelle prodotte per via naturale.
Il discorso Pil è troppo ampio. Ho almeno due obiezioni. Innanzitutto regolamentare non vuol dire diminuire gli introiti delle aziende se queste regole valgono per tutti, poi gli introiti delle aziende vanno ad aumentare il Pil di quale paese? E quale beneficio ne trae un cittadino? Spesso l'equazione + Pil dovuto alle aziende = + ricchezza = + benessere per il cittadino non funziona per tanti motivi. Anzi molte volte vuol dire + sfruttamento di manodopera nei paesi in via di sviluppo , aumento di posizione dominante quindi imposizione di prezzo e di prodotti che rendano il massimo con la minima spesa, quindi minima sicurezza (esempi: case farmaceutiche e case petrolifiche in primis).
Se si trascura la regolamentazione della produzione e del mercato si potrebbe andare incontro a qulasiasi tipo d'inconveniete sia per la salute che per le tasche.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".