Nanotubi di carbonio: possibili danni ai polmoni

Nanotubi di carbonio: possibili danni ai polmoni

Una ricerca ha dimostrato la pericolosità di alcune particelle di nanotubi di carbonio che, se inalate, possono causare infiammazione alla pleura polmonare

di pubblicata il , alle 10:06 nel canale Software
 

Sono passati circa un paio d'anni dai primi allarmi riguardanti la presunta pericolosità per la salute delle micro-strutture a nanotubi, in virtù della loro forma e dimensione che ne faciliterebbero l'accumulo all'interno dell'organismo.

Non è la prima volta che voci allarmistiche si fondono con altre rassicuranti, specie quando vi è in gioco un potenziale pericolo per la salute. Un dubbio che si sono posti in molti, alcuni dei quali hanno condotto in questo lasso temporale alcuni interessanti test in vivo per fare luce sul problema.

In particolare una ricerca condotta dal dottor Ken Donaldson dell'università di Edimburgo ha avuto l'obiettivo di individuare quali potrebbero essere le particelle effettivamente dannose per la salute dell'uomo. Donaldson osserva come le particelle sottili ed allungate rappresentino la principale minaccia per l'apparato respiratorio, per via di un'incapacità da parte dei polmoni di "filtrare" e di conseguenza eliminare questo tipo di particelle.

All'interno dei polmoni si trovano infatti una serie di cellule, i macrofagi alveolari, deputate all'assorbimento ed espulsione di particelle estranee all'organismo. Si tratta di un normale processo immunitario, conosciuto con il nome di fagocitosi: il macrofago ingloba la particella estranea e (per semplicità di trattazione) la "digerisce".

Donaldson ha quindi condotto una serie di esperimenti iniettando nanotubi di carbonio di differente lunghezza nell'addome dei topi, verificando che solamente i nanotubi di una certa lunghezza risultano essere effettivamente dannosi con la comparsa di infiammazione e piccole cicatrici a carico del mesotelio polmonare, una membrana protettiva altresì conosciuta con il nome di pleura.

L'esperimento ha dimostrato come i macrofagi alveolari siano in grado di inglobare particelle estranee arrivando ad allungarsi fino a 20 micron. Superando questa lunghezza le cellule iniziano ad avere problemi a racchiudere la particella estranea in una struttura, impedendo di fatto il corretto processo di fagocitosi e causando così i problemi poco sopra citati.

La ricerca ha voluto inoltre indagare le conseguenze di un esposizione ai nanotubi di carbonio in modo tale che l'organismo dei topi ne venisse a contatto per normale inalazione (e non per iniezione). In questo caso i piccoli roditori hanno mostrato uno stato infiammatorio culminato a circa una settimana dall'esposizione, per poi ritornare in normali condizioni di salute nel giro di 4-8 settimane.

I risultati degli esperimenti dimostrano quindi la potenziale pericolosità di alcune particelle di nanotubi di carbonio. Attualmente, tuttavia, pur riconoscendo la pericolosità di queste particelle gli studiosi sottolineano che non può essere ancora provato un legame effettivo tra l'esposizione ai nanotubi di carbonio e la comparsa di forme tumorali a carico dell'apparato respiratorio e che ovviamente ulteriori ricerche si spingeranno avanti proprio su questa strada.

La ricerca vuole sensibilizzare le aziende, le industrie e i laboratori di ricerca attivi nei campi delle nanotecnologie, in modo particolare per le persone che si trovano direttamente conivolte nei processi di produzione e smaltimento di questi materiali portando l'esempio di come una cattiva gestione della realizzazione e smaltimento di strutture realizzate in amianto abbiano dato luogo, negli anni passati, a numerosi casi di asbestosi, la cui sintomatologia è molto simile a quanto riscontrato negli esperimenti di Donaldson.

28 Commenti
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monsterman22 Maggio 2008, 10:09 #1
e in cosa sarebbero utilizzati i nanotubi al carbonio?
SuperSandro22 Maggio 2008, 10:11 #2
Scusate l'ignor... la disinformazione, ma che capperi sono 'sti nanotubi? Dove sono utilizzati?
al13522 Maggio 2008, 10:19 #3
per ridurre ancora i processi di produzione anche elettronica..
cmq... leggetevi qua http://it.wikipedia.org/wiki/Nanotubo_di_carbonio
GiGaHU22 Maggio 2008, 10:21 #4
Il colpo di grazia ai SED?
jacopoide22 Maggio 2008, 10:22 #5
basta andare su wikipedia per capire cosa sono.

cmq i nanotubi hanno una resistenza meccanica elevatissima, 100 volte quella dell'acciaio, e un peso 6 volte inferiore...

poi ha proprietà elastiche, elettriche, magnetiche interessanti, che li pongono anche nel campo elettronico.

fafy22 Maggio 2008, 10:27 #6
Io 2 anni fa sui nanotubi ci ho fatto la mia tesi per ingegneria elettronica. In pratica hanno particolarità mirabolanti, possono essere isolanti, conduttori e semiconduttori insieme e nello specifico consentono di ridurre di circa 100 volte le dimensioni di un'antenna a parità di frequenza di lavoro
painofsalvation22 Maggio 2008, 10:30 #7
Originariamente inviato da: GiGaHU
Il colpo di grazia ai SED?


no, per gli utilizzatori (non italiani) non ci sono problemi, i problemi ci potrebbero essere per gli smaltitori.

in italia sarebbero cazzi per tutti visto il modo in cui vengono smaltiti i rifiuti in genere.
Coko22 Maggio 2008, 10:33 #8
Per fortuna adesso certe cose le scopriamo prima, non come per l'amianto che ha ammazzato migliaia di persone e poi hanno scoperto il perchè...
Welkin22 Maggio 2008, 10:33 #9
*INFAMMAZIONE nel titolo da correggere...

ciao
Zande22 Maggio 2008, 10:46 #10
Da quello che so esistono 3 macrotipologie di nanotubi, (passatemi la nomenclatura non specifica) ovvero quelli corti, quelli lunghi e quelli ricurvi. Tra queste tre solo quelli lunghi causano asbestosi e mesotelioma proprio per la struttura fisica e polaer simile alle fibre di amianto. Tuttavia pare che sia abbastanza facilmente applicabile un trattamento che inibisca questa permeabilità attraverso i tessuti polmonari.
Rimane comunque il dubbio non essendo un materiale ad uso edile (tipo amianto) di dove sia possibile trovare tanti nanotubi nell'aria.
Non so, sarò io strano, ma la quasi totalità delle sostanze rilasciate dalle industrie causano tumori, sono in quantità molto + ingente, ma non ne sento mai parlare... non vorrei fosse uno specchietto per allodole....

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