Wolfram annuncia Wolfram Language: un linguaggio di programmazione per 'modellare il mondo'
Steven Wolfram ha annunciato Wolfram Language, un linguaggio di programmazione semplificato che racchiude al suo interno metodiche semplici per la realizzazione di operazioni complesse
di Nino Grasso pubblicata il 16 Novembre 2013, alle 10:31 nel canale Software
23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn che senso ? Per tesine o proprio per l'esame ?
Per una tesina che contribuisce al punteggio dell'esame va bene, ma proprio per l'esame scritto oppure orale no.
C'e' qualcosa di fondamentalmente sbagliato se per un compito d'esame bisogna usare uno strumento tipo Wolfram.
Significa che il docente sta usando una scorciatoia comoda per non fare quello per cui viene pagato.
Niente di davvero nuovo, solo che non elimina il problema "il programma fa quel che ho detto, ma non quel che pensavo" tipico dei niubbi, ma lo nasconde sotto il tappeto sino al collasso finale da GIGO (Garbage In, Garbage Out).
Spero che vi abbinino un sottosistema per la verifica della correttezza formale, così post-disastro possono entrare in gioco i [U]veri[/U] professionisti (e farsi pagare profumatamente).
Una volta c'erano principalmente gli one-trick-pony di Visual Studio.
Poi sono arrivati gli one-trick-pony di matlab.
Ed ora questo.
Che dire, alla faccia del progresso tecnologico che toglie lavoro ... il lavoro c'è eccome se si evitano certe trappole mentali.
Per una tesina che contribuisce al punteggio dell'esame va bene, ma proprio per l'esame scritto oppure orale no.
C'e' qualcosa di fondamentalmente sbagliato se per un compito d'esame bisogna usare uno strumento tipo Wolfram.
Significa che il docente sta usando una scorciatoia comoda per non fare quello per cui viene pagato.
Io penso che intendesse dire che può essere utile trovandosi in difficoltà durante un esame in cui ci siano da fare calcoli complessi.
Devo dire che a volte mi è capitato di usarlo e non solo per gli esami di Analisi, ovviamente di straforo.
Capita che ti trovi lì stanco, nel panico e la tua testa va nel pallone, magari anche un calcolo che potresti fare al volo in un momento di tranquillità ti pare difficile ed ecco che wolfram ti può aiutare a risolvere magari quell'integrale doppio o magari triplo con seni e coseni che ti sta facendo impazzire.
Io l'ho utilizzato anche in fase di tesi per calcolare un angolo e scrivere un algoritmo di cinematica inversa, facendolo a mano sarebbe stato abbastanza lungo e complesso.
Per una tesina che contribuisce al punteggio dell'esame va bene, ma proprio per l'esame scritto oppure orale no.
C'e' qualcosa di fondamentalmente sbagliato se per un compito d'esame bisogna usare uno strumento tipo Wolfram.
Significa che il docente sta usando una scorciatoia comoda per non fare quello per cui viene pagato.
Ma quale scorciatoia e quale docente, una volta si usavano i bigliettini adesso si copia direttamente con il cellulare.
E gli altri 20/30 esami, tutto col Wolfram immagino
Secondo te quelli che usano wolfram negli esami di matematica hanno delle belle medie o un futuro sicuro nei successivi anni accademici?
Ah! Avevo capito che ne veniva permesso l'uso.
Sospetto che sia già abbastanza avanti...
Provate questoNon apertamente ma un prof che in ogni compito in itinere esce a prendersi un caffè lasciando 60-70 persone sole penso che qualche copiatina la faccia passare.
Ma non fai prima a studiare bene, capire le cose, e passare l'esame al primo colpo?
Tra l'altro, stai tentando di copiare uno dei pilastri della tua formazione, come puoi solo immaginare di affrontare gli altri esami che richiedono le conoscenze che non hai acquisito? Copi pure quelli?
Ti racconto un episodio, io da buon ing. informatico, odio profondo per "Controlli Automatici". Allora io e i miei amici, ci siamo procurati una bella TI89, che fa il luogo delle radici al volo, e altre cose carine, pensando di fare i "furbi". I primi 10 minuti fai: "spettacolo! figata! ora si che lo passiamo, con questo almeno un esercizio su quattro viene perfetto!". Poi vai a fare l'esercizio, e a casa magari (improbabile) lo fai pure bene, facendo una brutta copia meccanica di qualche esercizio svolto, più il grafico e il risultato corretto che ti da la calcolatrice. Beh, poi all'esame se non hai capito come funziona a un livello più profondo, l'esercizio non lo fai bene, e l'esame non lo passi. Come si dice da me, "puoi farci la pozza". Il giorno che ho passato l'esame non avevo nessuna calcolatrice con me
...e poi magari, mentre sei al corso di Elettronica II, che sulla carta non c'entra NULLA, e stai studiando gli amplificatori operazionali retroazionati, e il professore ti spiega il gain-bandwidth, riesci a capire il motivo profondo per cui un circuito si comporta in un modo "apparentemente" inspiegabile, mentre i tuoi amici stanno lì a guardare la lavagna terrorizzati perché non hanno capito una mazza, e poi a casa imparano "a pappagallo" quei concetti, e ZZZAC, come il karma vuole, bocciati anche lì. E continuano a non capire una sega, e a fare gli esami come se il pezzo di carta finale fosse l'unica cosa che conta, e non il percorso che hai fatto per arrivarci...
Tu impara l'arte e mettila da parte, perché anche se l'Analisi apparentemente a te non sembra così utile, è meglio saperla piuttosto che non saperla, come QUALSIASI cosa che impari nella vita, che sia arrangiarti a riparare il lavandino o pulire il bagno. Poi un giorno come diceva lo zio Jobs, i puntini si uniscono.
Riguardo al Professore, è un c*****e.
O non hai amor proprio e per quello che insegni, o l'esame è impostato male, cioè non è fatto per vedere se le cose le hai capite, e ti distrae facendoti fare 2 ora e mezza di calcoli meccanici, inutili e complicatissimi per farti sbagliare, piuttosto che 1 ora e mezza di ragionamenti.
Tra l'altro, stai tentando di copiare uno dei pilastri della tua formazione, come puoi solo immaginare di affrontare gli altri esami che richiedono le conoscenze che non hai acquisito? Copi pure quelli?
Ti racconto un episodio, io da buon ing. informatico, odio profondo per "Controlli Automatici". Allora io e i miei amici, ci siamo procurati una bella TI89, che fa il luogo delle radici al volo, e altre cose carine, pensando di fare i "furbi". I primi 10 minuti fai: "spettacolo! figata! ora si che lo passiamo, con questo almeno un esercizio su quattro viene perfetto!". Poi vai a fare l'esercizio, e a casa magari (improbabile) lo fai pure bene, facendo una brutta copia meccanica di qualche esercizio svolto, più il grafico e il risultato corretto che ti da la calcolatrice. Beh, poi all'esame se non hai capito come funziona a un livello più profondo, l'esercizio non lo fai bene, e l'esame non lo passi. Come si dice da me, "puoi farci la pozza". Il giorno che ho passato l'esame non avevo nessuna calcolatrice con me
...e poi magari, mentre sei al corso di Elettronica II, che sulla carta non c'entra NULLA, e stai studiando gli amplificatori operazionali retroazionati, e il professore ti spiega il gain-bandwidth, riesci a capire il motivo profondo per cui un circuito si comporta in un modo "apparentemente" inspiegabile, mentre i tuoi amici stanno lì a guardare la lavagna terrorizzati perché non hanno capito una mazza, e poi a casa imparano "a pappagallo" quei concetti, e ZZZAC, come il karma vuole, bocciati anche lì. E continuano a non capire una sega, e a fare gli esami come se il pezzo di carta finale fosse l'unica cosa che conta, e non il percorso che hai fatto per arrivarci...
Tu impara l'arte e mettila da parte, perché anche se l'Analisi apparentemente a te non sembra così utile, è meglio saperla piuttosto che non saperla, come QUALSIASI cosa che impari nella vita, che sia arrangiarti a riparare il lavandino o pulire il bagno. Poi un giorno come diceva lo zio Jobs, i puntini si uniscono.
Riguardo al Professore, è un c*****e.
O non hai amor proprio e per quello che insegni, o l'esame è impostato male, cioè non è fatto per vedere se le cose le hai capite, e ti distrae facendoti fare 2 ora e mezza di calcoli meccanici, inutili e complicatissimi per farti sbagliare, piuttosto che 1 ora e mezza di ragionamenti.
Chiaro che se pensi di fare ingegneria copiando e basta puoi pure rinunciare, queste app ti possono far comodo con il presupposto di aver studiato. Magari ti sei fatto il c@lo per due mesi su esercizi e teoria, poi arrivi all'esame e vuoi la stanchezza, l'ansia o altro non riesci a sbloccare una cosa che magari è una cavolata. Faccio la specialistica di ingegneria elettrica e automazione (avoglia a controlli, piuttosto non sapevo li facessero fare ad informatica), i concetti che mi spiegano li capisco abbastanza bene, se non ricordo qualcosa vado a rivedermela, qualche volta (di rado) ho usato wolfram o app simili perché in difficoltà, questo non vuol dire che non sappia le cose che ho studiato. Mica siamo tutti uguali.
Ripeto, senza studiare è da folli e ti do ragione ma non è tutto o bianco o nero.
PS di recente ho anche fatto l'esame di Elettronica Applicata (operazionali ecc..).
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