ARM al 50% del mercato nel 2015
Il presidente di ARM si aspetta che nel giro di 4 anni le architetture della compagnia saranno presenti sulla metà dei dispositivi mobile venduti
di Andrea Bai pubblicata il 31 Maggio 2011, alle 09:12 nel canale TLC e MobileARM
Grazie alla spinta data da numerosi dispositivi mobile quali smartphone e tablet, ARM si aspetta che entro il 2015 le proprie architetture arriveranno ad un market share del 50% nei dispositivi mobili.
E' il presidente di ARM, Tudor Brown, a rivelare le ambiziose aspettative durante una conferenza in occasione dell'edizione 2011 del Computex di Taipei. Attualmente le soluzioni basate su architettura ARM sono presenti nel 10% circa dei dispositivi mobile in circolazione, una proporzione che secondo la compagnia è destinata a crescere sino al 15% entro la fine del 2011.
Ad alimentare ulteriormente la diffusione delle soluzioni ARM vi saranno due elementi nel prossimo futuro: la disponibilità delle architetture Cortex-A15 nel corso del 2012 ed il supporto ai processori ARM che Microsoft introdurrà a partire da Windows 8, che potrebbe consentire di estendere la presenza di soluzioni ARM nel mondo dei sistemi notebook propriamente detti.
La diffusione delle soluzioni ARM consentirà a Microsoft, almeno in potenza, di raggiungere segmenti di mercato ad ora non accessibili, come quello delle SmartTV, dei sistemi di infotainment automobilistico e in tutti quei campi di applicazione dove non è possibile impiegare processori Intel.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNumeri notevoli di sicuro.
Numeri notevoli di sicuro.
Intel ha più volte dichiarato di voler entrare nel mercato degli smartphone/tablet con il proprio processore Atom, come ARM vuole entrare nel settore notoriamente dominato da x86 come i netbook/notebook/pc a basso consumo.
Se per ARM si sta profilando all'orrizzonte una strada aperta da Windows 8, Apple?, e altri, altresì non si può dire di Intel, non mi risulta al momento costruttori intenzionati a montare il processore Intel nei propri terminali, a parte l'accordo con Nokia tramontato.
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