Eric Schmidt, ex-CEO di Google, si scaglia contro le blacklist dei siti web

Eric Schmidt, ex-CEO di Google, si scaglia contro le blacklist dei siti web

Nel corso della Google Conference, l'Executive Chairman di Google Eric Schmidt contesta con vigore le normative che intendono oscurare alcuni siti web

di pubblicata il , alle 16:02 nel canale TLC e Mobile
Google
 
13 Commenti
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MiKeLezZ20 Maggio 2011, 01:31 #11
Originariamente inviato da: fendermexico
io penso che senza avere il p2p , per molte persone, non si possa vivere. E' diventato parte integrante della società moderna.
La sensazione di trovare sempre tutto in stile "lampada di aladino"...tu chiedi e il p2p ti da.

imho una via giusta sarebbe di integrare delle pubblicità dentro a client p2p e ricavarne i soldi in quel modo.
Tipo youtube. Ti vedi N secondi di pubblicità in un video e dopo ti scarichi mp3, film, giochi. con la pubblicità proporzionata in secondo, alla dimensione della cosa che vuoi scaricare. Per cui per vedere un film ti devi sorbire 5 minuti di pubblicità (esattamente come accade sui canali televisivi) perchè è più grosso di un mp3
mentre per scaricare un mp3 magari la pubblicità potrebbe contenere promo di altre cose musicali...cioè pubblicità su misura
Volendo per cose più grosse si potrebbe contribuire rispondendo a dei questionari anche o dei test a crocette tipo sondaggi di mercato.


Una specie di scambio, diciamo.

un p2p legalizzato che crea business dalle pubblicità.

In questo modo la pirateria non essendo più proibizionismo non ci sarebbe più (ci sarebbe ma in maniera ridotta),anzi...le case ci guadagnerebbero un sacco.

E la gente...come la sera si vede 5 minuti di fila di pubblicità in tv...se li puà vedere al pc...(ovviamente nel frattempo uno si alza e spiccia delle faccende, tipo rifarsi il letto, farsi la barba, apparecchiare la tavola)
Il P2P è per i bimbetti e di certo non è fondamentale per nessuno. La maggior parte delle cose che vi si trova è comodamente acquistabile, magari da siti specializzati come Amazon, oppure siti più generalisti come ebay.
Altre cose si trovano in formato gratuito nei meandri del web (magari, come nel caso di youtube, in qualità ridotta).
Il problema non è certo la possibilità di scaricare la ISO di The Witcher 2, che comunque uno quando ha un lavoro decente basta vada in negozio e si compra il gioco (e non spenderebbe poi neppure tanto perché una volta finito se lo rivende come usato e ci perde solo quei 10-15 euro che è giusto come fruizione dello stesso).
Il problema qui esposto è di formato abnorme e tocca l'intera società.
Su internet vi è vomitata una quantità di informazioni spropositata e questo è il suo vero potere, assieme al filo continuo e diretto con altre persone come noi.
Se cominciassero a bloccare vari siti ora gratuiti, come ad esempio questo stesso hwupgrade perché tramite il mercatino fa volumi di vendita da sito specializzato (pur essendo una semplice bacheca per vendite fra privati), sarebbe un vero casino per chi, come me, lo usa per poter ottenere oggetti altrimenti difficilmente recuperabili, o disfarsi di cose che altrimenti finirebbero nella pattumiera (non perché malfunzionanti, ma perché di esubero).
Se bloccassero testate giornalistiche solo perché non si "schierano" con l'informazione generalista, ma approfondiscono temi scomodi (vedi ad esempio il nucleare, bello poter esser liberi di informarsi e parlarne, eh? visto che alla TV è completamente scomparso), questo sarebbe un altro casino.
Se mettessero un blocco a tutti i siti di vendita esteri, mi viene in mente play.com, lo stesso ebay.com o ebay.co.uk, poi ancora amazon.com e via dicendo, e quindi costringessero alla politica di prezzi locali, altro casino.
Poi ancora è stato riportato il caso di "El Pais" che ha fornito una informazione che nella nostra nazione è stata censurata, e pure di utilità pubblica... sarebbe triste vivere in una società in cui vengono addirittura nascoste le informazioni, che altri invece sanno.
Poi c'è chi del commercio ci vive, se in Cina, Indonesia, Taiwan, decidono che non si possono più visionare siti esteri, fra cui magari gli italiani, noi l'export non lo si fa più, se non tramite canali che potevano andare bene 30 anni fa, non oggi.
Poi ancora la possibilità di ricevere consulti medici nell'anonimato, ritrovare leggi con una semplice ricerca e quindi sapere i propri diritti e dovere senza necessità di un avvocato che ci dica la sua opinione (e di cui ci dobbiamo fidare), eccetera....
Internet è uno strumento di comunicazione eccezionale e sarà il re di tutti i media per gli anni a venire e ogni attacco volto a controllarlo andrebbe strenuamente difeso per evitare che il tutto diventi come è adesso la lobby delle tv e dei quotidiani, una situazione grottesca di cui tutti siamo a conoscenza e che penso non meriti neppure altre spiegazioni in merito.
Baboo8520 Maggio 2011, 15:17 #12
Originariamente inviato da: AlPaBo
Guarda che la censura è politica: come pensi che si possa parlare di censura escludendo la politica?
Credi davvero che ci siano criteri di censura non basati su scelte politiche?


Originariamente inviato da: Pts.Mac
Meglio nauseanti che ciechi, per usare una parola forbita invece di svariate molto più appropriate.


Quotata galattica.

Originariamente inviato da: MiKeLezZ
sarebbe triste vivere in una società in cui vengono addirittura nascoste le informazioni, che altri invece sanno.


E' questo il punto. Non possono controllare internet. Mentre le tv, radio e giornali li compri (se gia' non sono tuoi), internet no. E sono ca**i.

Si verrebbe a conoscenza di cose allucinanti.

Parli del nucleare, vero. Scherzi a parlarne in tv? Ma sei pazzo?

Purtroppo (e per fortuna, visto che una volta tanto non ci si limita alla sola Italia) e' un problema del mondo intero. Basta guardare cos'e' successo in Libia, che hanno isolato l'intero Paese.

Pazzesco...

Comunque non mi stupirei di questo: se iniziano a controllare e limitare internet, nasceranno reti alternative. Sara' piu' difficile rispetto al creare nuovi software o siti per il P2P, ma spunteranno. Se non erro gia' esiste un "internet alternativo" che non ricordo come si chiama... Forse Freenet... Solo che e' pieno di schifezze o almeno cosi' mi sembrava, dato che non ha server propri utilizza parte dello spazio su disco di ogni utente e questi dati sono casuali (quindi possono contenere sia siti normali che dati compromettenti o illegali)...

Ma se iniziano a bloccare internet, ne nasceranno di queste reti...
MaxArt24 Maggio 2011, 11:46 #13
Originariamente inviato da: C4P1_B0S5
I governi hanno capito che se non limitano in qualche modo le libertà in internet, presto non potranno più fare i porci comodi loro, e le masse saranno sempre più difficili da controllare...
Se passasse un provvedimento simile, sarebbe un danno enorme per le libertà di pensiero ed espressione, ma soprattutto si andrebbe a minare il concetto stesso di DEMOCRAZIA!!!
"Succhiare il midollo della vita non significa strozzarsi con l'osso."
Da una parte c'è la censura politica, ed è quella che attua la Cina ed è quella cui tutti stiamo pensando. Il problema è questo ma fino ad un certo punto.
Poi c'è la censura commerciale, quella che ti oscura i siti tipo Pirate Bay perché fomentano la pirateria (inutile girarci intorno: lo fanno e basta).
Infine c'è la censura nei confronti dei veri e propri infami: siti di pedopornografia, sette sataniche, di materiale per scopo terroristico e via dicendo.

Il fatto è che si scontrano due realtà, quella nazionale di ogni Stato e delle sue leggi, e quella trans-nazionale di Internet, accessibile da ogni luogo. A quali leggi debbono sottostare i siti?
Perché non vorremmo mica pensare che un sito possa pubblicare sempre e comunque quel che gli pare, vero?

Un sito con base in Yemen che spiega come avere rapporti con bambine di 9 anni dev'essere censurato oppure no? Perché in Yemen sarebbe legale. Ma tale roba raccapricciante sarebbe accessibile anche da noi.
(È solo un esempio, credo che nello Yemen tale argomento non possa essere soggetto di alcuna pubblicazione, ma non cambia il fatto che ciò che è legale da una parte spesso non lo è da un'altra, con tutte le conseguenze del caso. In tanti Paesi - tra cui lo stesso Yemen - è proibita la pornografia e l'accesso a siti porno, per girare la cosa dall'altra parte.)

Non confondiamo, quindi, la libertà personale con l'idea di "fare tutto quel ci pare", perché non funziona così. Né oggi, né ieri, né mai in futuro, e sempre ci dovremo confrontare con gli altri, la loro sensibilità e le loro convinzioni.
Tantomeno tutto questo ha a che fare con la "democrazia", termine abusatissimo che viene spesso confuso con il concetto di libertà personale.

Per una regolamentazione efficiente di Internet ci vorrebbe un organismo altrettanto trans-nazionale e che abbia autorevolezza in ogni Stato. Ne esistono? Direi proprio di no.
E non mi parlate dell'ONU...

Originariamente inviato da: AlPaBo
Credi davvero che ci siano criteri di censura non basati su scelte politiche?
Certo che sì. Ho fornito sopra degli esempi.
Naturalmente, si può estendere il concetto e immaginare che "politica" intenda semplicemente tutto ciò che riguarda la nostra vita. Cioè, tutto e nulla.
Ma !fazz ha fatto appello a non scendere nella "politica spiccia", cioè evitiamo di tirare in ballo la nostra politica italiana, ed ha perfettamente ragione.

Originariamente inviato da: fendermexico
io penso che senza avere il p2p , per molte persone, non si possa vivere.
Naaa, il p2p ormai è vecchio e superato

Originariamente inviato da: Baboo85
Parli del nucleare, vero. Scherzi a parlarne in tv? Ma sei pazzo?
Lascia perdere, sto cominciando a pensare che in Italia siamo troppo colonizzati mentalmente per permetterci il nucleare.

Originariamente inviato da: MiKeLezZ
Il P2P è per i bimbetti e di certo non è fondamentale per nessuno. La maggior parte delle cose che vi si trova è comodamente acquistabile, magari da siti specializzati come Amazon, oppure siti più generalisti come ebay.
Forse tralasci chi, per giovane età o per sfortuna sua, non ha una fonte di reddito o ce l'ha molto bassa, e non si può permettere alcun surplus del genere. Non mi pare sia il caso di etichettare tutti questi come "bimbetti", solo perché desiderano fruire di certi contenuti culturali che, in alternativa, non avrebbero comunque mai acquistato.
Non tutti si scaricano 5000 mp3 e 1000 film e non acquisterebbero mai nulla di originale neanche se costasse un soldo.

Il problema non è certo la possibilità di scaricare la ISO di The Witcher 2, che comunque uno quando ha un lavoro decente basta vada in negozio e si compra il gioco (e non spenderebbe poi neppure tanto perché una volta finito se lo rivende come usato e ci perde solo quei 10-15 euro che è giusto come fruizione dello stesso).
Già, peccato che certi distributori siano parecchio contrari al mercato dell'usato...

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