Il Parlamento Europeo contro la sospensione dei servizi Internet
Una votazione del Parlamento Europeo esprime la contrarietà verso l'adozione di misure contrarie alle libertà individuali
di Andrea Bai pubblicata il 14 Aprile 2008, alle 08:41 nel canale TLC e MobileIl Parlamento Europeo ha espresso la propria contrarietà, con una votazione di 314 a 297, in merito alle recenti proposte di impedire l'accesso ad Internet per quegli utenti rei di aver scaricato illegalmente materiale protetto da diritto d'autore.
La votazione è avvenuta a seguito di un emendamento proposto dal parlamentare francese Guy Bono, il quale ha rivolto un appello alla Commissione e agli Stati Membri affinché si riconosca che Internet rappresenta una piattaforma di espressione culturare che consente l'accesso alla conoscenza e ad una democratica partecipazione alla creatività europea e che unisce differenti generazioni attraverso la società dell'informazione. Bono ha inoltre chiesto che si evitino di adottare misure in conflitto con le libertà individuali e con i principi di proporzionalità, come può essere ad esempio l'interruzione del servizio di accesso a Internet.
Tra i più strenui sostenitori di questi piani di contromisure vi è proprio il Governo Francese di Nicolas Sarkozy, il primo ad aver proposto un approccio repressivo di questo stampo. Anche il Governo Britannico ha fatto sapere, nel corso dei mesi passati, di essere al lavoro su una proposta di legge avente finalità simili.
Secondo quanto riferito da un portavoce del Parlamento Europeo, il voto esprime la volontà di trovare un equilibrio tra gli interessi dei detentori dei diritti d'autore e quelli dei consumatori, e che misure come la sospensione dell'accesso a Internet non dovrebbero mai essere utilizzate.
La votazione espressa dal Parlamento, comunque, non è di tipo vincolante e per questo motivo gli Stati Membri possono ancora portare avanti i rispettivi piani d'azione. Si tratta comunque di un segnale importante, che sottolinea la forte opposizione del legislatore Europeo rispetto alla possibilità che gli Internet Service Provider agiscano come "vigilantes" dei diritti d'autore.
40 Commenti
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Inoltre credo che gli ISP non accetteranno mai di divenire i "vigilantes" dei diritti d'autore se non con leggi che tutelano loro stessi...Altrimenti se gli utenti di un provider continuassero a scaricare illegalmente materiale tutelato e lo stesso ISP non fosse in grado di fermare il fenomeno.. le majors cosa farebbero, denunciano l'ISP? LOL
si ok pesante il qos fatto dagli isp, però se passava sta legge era MOLTO peggio.
Sarkozy dovrebbe vergognarsi considerato che è il presidente della nazione madre della rivoluzione francese, penso non occora dire altro
In linea di principio è giusto... Se si chiudono i negozi che vendono materiale tarocco non vedo perché programmi che si basano proprio sullo scambio di materiale teoricamente protetto debbano essere liberamente utilizzabili.
Questo è un problema che va risolto all'origine cambiando il concetto di diritti d'autore.... Ma se le regole che lo organizzano rimangono queste, una norma del genere ne sarebbe la naturale conseguenza...
Ovviamente si può fare lo stesso mettendo filtri molto pesanti all'utente, senza andare a privarlo totalemente della linea, in modo tale che possa unicamente usufruire di applicazione "legali"...
Ora ditemi su... Non mi interessa... Io sono il primo a dire che bisognerebbe rivedere il concetto di diritti d'autore.... Ma non bisogna difendere ad oltranza chi non compra MAI software originale... Sono come quelli che non pagano le tasse...
Stai scherzando vero? Addirittura siamo arrivati alla violazione dei diritti dell'uomo? L'europa dovrebbe occuparsi di altro che di queste cose, tra l'altro non è vincolante, ogni paese potrà fare giustamente come vuole.
Se è illegale è illegale, inutile fare i paladini del peer2peer se poi sappiamo benissimo che al 90% circola robba protetta dal diritto d'autore.
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