Semplificazione: parola chiave per le reti per rispondere alle esigenze di domani

Semplificazione: parola chiave per le reti per rispondere alle esigenze di domani

Lo sviluppo dei contenuti video 8K e 4K HDR, sia in ambito consumer, sia legati al tema della videosorveglianza e la crescita del mercato dei giochi in realtà virtuale sono due aspetti che secondo Ryan Ding, Executive Director, President of Carrier BG Huawei, metteranno presto le reti sotto pressione. La parola d'ordine è 'Semplificare'

di pubblicata il , alle 16:41 nel canale TLC e Mobile
Huawei
 

Semplificare. È questa la parola d'ordine secondo Huawei per operatori e telco per affrontare le sfide che si delineano nel mondo delle telecomunicazioni. Lo sviluppo dei contenuti video 8K e 4K HDR, sia in ambito consumer, sia legati al tema della videosorveglianza e la crescita del mercato dei giochi in realtà virtuale sono due aspetti che secondo Ryan Ding, Executive Director, President of Carrier BG Huawei, metteranno presto le reti sotto pressione. Le richieste dei consumatori saliranno di livello sia in termini di larghezza di banda, sia in termini di qualità della connessione, con grande focus sul tema della latenza e dei pacchetti persi.

Diverse le demo che Huawei e i suoi partner hanno implementato all'Ultra BroadBand Forum che si è da poco tenuto nella città svizzera di Ginevra. Accoppiando un flusso video sferico in risoluzione del 8K e tecnologie di Audio 3D è possibile portare l'ascoltatore al centro dell'esecuzione, permettendogli di girarsi intorno e percepire, oltre alle immagini, anche i suoni in tre dimensioni, con un posizionamento spaziale decisamente efficace. È poi possibile, ma a questo dedicherò un approfondimento futuro, giocare in VR utilizzando un semplice visore VR Wi-Fi e senza la necessità di un PC tramite la piattaforma Cloud VR Gaming, che sfruttando le più veloci reti in fibra permette di spostare tutta la capacità di calcolo nella nuvola, minimizzando gli investimenti casalinghi in hardware.

I nuovi apparati di rete presentati da Huawei puntano sulla compatibilità coi protocolli EVPN e SRv6. Il tema dei protocolli è il fondamentale per lo sviluppo delle reti di prossima generazione: nella visione di Huawei presentata da Ryan Ding la riduzione a soli due protocolli rispetto ai più di dieci che oggi sovranitendono al trasporto dei dati sulle nostre attuali reti è un passaggio obbligato per portare il livello del servizio a quello che sarà richiesto dagli utenti.

Potrà portare anche a un cambio culturale in cui le reti che vengono progettate in base alle loro stesse esigenze verranno pensate e gestite in maniera 'Intent Driven' mettendo al centro l'utente e le sue esigenze di utilizzo. Oltre alla riduzione del numero di protocolli, sono altre due le parole d'ordine: disaccoppiamento tra rete di accesso, servizi e core di gestione e slicing di rete. I due temi sono strettamente legati tra loro. Da un lato il decoupling su tre livelli delle diverse componenti delle reti permetterà di creare servizi access-agnostic, che non dipendono per la loro erogazione da punto di accesso utilizzato. La tecnologia alla base di un servizio, ad esempio le comunicazioni voce, sarà esattamente la stessa sia che sia utilizzato accedendo dal telefono di casa, dal pc oppure dal telefonino in mobilità.

Lo slicing di rete permetterà poi di creare capsule chiuse in cui far girare i diversi servizi, con la possibilità di gestire in mdo più semplice temi come la sicurezza e la priorità. Sul tema della priorità interessante il punto messo all'ordine del giorno da Ryan Ding nel suo intervento: per le telco ci potrà essere un nuovo modo di fornire e (soprattutto, visto che l'UBBF è fondamentalmente un incontro tra Huawei e i suoi clienti) monetizzare la connettività. Ciò basandosi non più solo sul tema della larghezza di banda, che comunque rimarrà fondamentale, ma anche su temi come la latenza. Videogiocatori incalliti e chi vuole sfruttare la rete per esperienze di realtà virtuale saranno probabilmente disposti a pagare di più per una rete a bassa latenza garantita.

La semplificazione della rete, oltre ad aprire la strada a quanto appena detto, permetterà un contenimento dei costi per operatori e compagnie di telecomunicazioni. Tempi di intervento più rapidi, con conseguenti minori tempi di non erogazione dei servizi, ma anche minori tempi per l'implementazione dei sistemi e l'inizio dell'erogazione di nuovi servizi sono due aspetti che dovrebbero fare gola alle telco. Alla semplificazione dovrà fare però fare eco anche un massiccio utilizzo dell'intelligenza artificiale per prevedere in anticipo i guasti, ma anche per adattare in tempo reale le reti al comportamento degli utenti. Anche su questo tema una serie di incontri e interviste mi ha permesso di costruire un approfondimento, che troverete a breve su queste pagine.

Da ultimo un aspetto da non sottovalutare: la rete di accesso e quella di infrastruttura dovranno essere in grado di rispondere alle richeste di velocità dei nuovi servizi. 5G e fibra sono le risposte a questa domanda di reti veloci, ma si è parlato anche di soluzioni, come la tecnologia GFast di Huawei, per spremere il massimo della banda anche dalle reti basate sul rame, che non potranno essere del tutto sostituite dalla fibra, non solo nel breve termine, ma anche in quello medio.

2 Commenti
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Ratavuloira12 Settembre 2018, 17:10 #1
...e poi a casa si naviga a 4 mega
bancodeipugni12 Settembre 2018, 23:26 #2
semplificare: si'-si'

ci vogliono switch e porte di rete dappertutto ormai

se metti a posto una casa o la fai nuova ci vogliono 6 moduli presa per ambiente e non parliamo dei corrugati da inserire

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