TIM Roaming Europa Daily Basic non è legale: secondo l'UE non si può fare

TIM Roaming Europa Daily Basic non è legale: secondo l'UE non si può fare

Attivata senza consenso sui piani degli utenti TIM, Roaming Europa Daily Basic potrebbe presto essere al vaglio delle autorità competenti

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale TLC e Mobile
TIM
 

Abbiamo riportato più volte che TIM si è adeguata alle nuove tariffe transitorie per il roaming europeo in maniera un po' creativa. Laddove l'UE aveva richiesto ai paesi membri alcune modifiche sul piano base, TIM ha deciso al posto degli utenti di attivar loro un'opzione non a consumo, ma ad abbonamento giornaliero. Roaming Europa Daily Basic era stata attivata ai primi utenti durante il mese di aprile senza richiesta e senza dare molte spiegazioni. A coronare il tutto l'impreparazione degli addetti ai call center.

Già ad aprile avevamo manifestato i primi dubbi sulla liceità della tariffa di TIM: il gestore telefonico non offre una tariffa base per il roaming, ma solo ed esclusivamente piani ad abbonamento più o meno duraturi. Una condotta che potrebbe essere già al vaglio delle autorità competenti, AGCOM in primis, anche se la notizia non è stata ancora confermata ufficialmente. Potrebbe velatamente confermare ciò una lettera mandata da Wolf Dietrich Grussman, responsabile del dipartimento DG Connect della Commissione Europea, a Federica e ad altri membri di un noto forum di telefonia italiano.

Nella lettera si parla dell'operazione transitoria per agevolare i consumatori riferendosi alle nuove tariffe imposte dalla Commissione a partire dallo scorso 30 aprile 2016, che anticipano l'eliminazione delle tariffe di roaming previsto per il 2017. Vantaggi che TIM (e in parte anche Wind) non vuole offrire ai propri clienti, pensando soprattutto al minor gettito sul roaming che potenzialmente garantiscono le nuove imposizioni provenienti dall'Europa.

Risultano molto interessanti alcuni estratti della lettera del responsabile di DG Connect: "Durante il regime transitorio, l'articolo 6 sexies comma 1 del Regolamento Roaming prevede che tale paragrafo non preclude la possibilità di offrire ai clienti in roaming, per una tariffa giornaliera o qualsiasi altro costo fisso periodico, un certo volume di consumo di servizi in roaming regolamentati, a condizione che il consumo dell'intero importo di tale volume conduca a un prezzo unitario per chiamate in roaming regolamentate effettuate, chiamate ricevute, SMS inviati e servizi di dati in roaming che non superi il rispettivo prezzo al dettaglio nazionale e il sovrapprezzo massimo di cui al primo comma del presente paragrafo".

Tuttavia Grussman scrive anche che le nuove regolamentazioni non permettono all'operatore di "applicare tali tariffe giornaliere o a costo fisso periodico come la tariffa base applicabile agli utenti all'entrata in vigore del regime transitorio. A maggior ragione, tali tipologie di tariffe non possono essere il solo piano tariffario disponibile per gli utenti. Al contrario, l'utente deve espressamente aderire a tali offerte". In altre parole, l'atteggiamento mosso da TIM pare essere in severa contrapposizione rispetto a quanto ci impone l'Europa, e probabilmente in contrapposizione anche ad alcune regole vigenti nel nostro Paese.

Grussman sottolinea più avanti che "il consenso dell'utente è necessario per poter trasferire l'utente verso tali piani tariffari", cosa che TIM non richiede attivando di testa propria l'opzione sui piani degli utenti. Il responsabile di DG Connect conclude la lettera scrivendo che i suoi servizi "sono in stretto contatto con le autorità nazionali di regolazione, incluse in particolare AGCOM e BEREC, al fine di assicurare una supervisione ed applicazione coordinata di tali disposizioni in Europa". Ci saranno ripercussioni? Al momento non è possibile dirlo, ma non mancheremo di riportare aggiornamenti sull'argomento.

Di seguito riportiamo il testo per intero della lettera ricevuta da Federica e da altri utenti che hanno espresso il loro disappunto sul caso rivolgendosi alla Commissione Europea:

Gentile XXX,

Desidero innanzitutto ringraziarla per la sua email del 2 maggio 2016 inviata al Direttore Generale della DG CONNECT Roberto Viola, che mi ha chiesto di risponderle in sua vece. Nella sua email fa riferimento ad alcune anomalie concernenti il profilo tariffario di base per il roaming applicato da un operatore italiano. A tale riguardo, desidero sottolineare che il Regolamento Roaming (UE) No 531/2012 prevede una regolamentazione generale dei servizi roaming nell'Unione, che include sia una regolazione dei prezzi che delle salvaguardie a tutela della trasparenza delle offerte e del consumatore.

In merito alla regolazione dei prezzi al dettaglio, a partire dal 30 Aprile 2016 è entrato in vigore il regime transitorio previsto dal Regolamento Roaming (UE) N. 531/2012 come modificato dal Regolamento (UE) N. 2015/2120 (in seguito Regolamento Roaming); tale regime prevede che gli operatori possano ancora applicare alle condizioni domestiche un sovrapprezzo per il roaming pari agli attuali prezzi massimi all'ingrosso regolamentati, ovvero 0,05€ al minuto per le chiamate effettuate, 0,02€ per SMS inviato, 0,05€ per MB di traffico dati e 0,0114€ al minuto per le chiamate ricevute, purché la somma totale non superi rispettivamente 0,19€ per minuto di chiamate effettuate, 0,06€ per SMS inviato e 0,20€ per MB di traffico dati (il livello massimo della vecchia Eurotariffa). Questo regime transitorio si applica fino alla definitiva abolizione del sovrapprezzo applicato al traffico roaming utilizzato quando si viaggia periodicamente all'interno dell'Unione, previsto per il 15 Giugno 2017, a seguito della revisione dei mercati roaming all'ingrosso.

Questo regime transitorio dovrebbe già comportare importanti benefici per i consumatori, con una sostanziale diminuzione del prezzo per il roaming in particolare laddove la tariffa domestica preveda un pacchetto dati/minuti/SMS ad una cifra fissa, poiché in tal caso per il traffico roaming consumato all'interno del pacchetto, solo il primo sovrapprezzo summenzionato può essere richiesto dall'operatore, non il livello massimo.

In aggiunta alla summenzionata regolazione dei prezzi, il Regolamento Roaming prevede delle tutele nel caso in cui un abbonato decida di abbandonare il regime di base ed aderire ad una tariffa alternativa.

In particolare, durante il regime transitorio, l'articolo 6 sexies comma 1 del Regolamento Roaming prevede che tale paragrafo "non preclude la possibilità di offrire ai clienti in roaming, per una tariffa giornaliera o qualsiasi altro costo fisso periodico, un certo volume di consumo di servizi in roaming regolamentati, a condizione che il consumo dell'intero importo di tale volume conduca a un prezzo unitario per chiamate in roaming regolamentate effettuate, chiamate ricevute, SMS inviati e servizi di dati in roaming che non superi il rispettivo prezzo al dettaglio nazionale e il sovrapprezzo massimo di cui al primo comma del presente paragrafo". Questa disposizione di fatto ammette la coesistenza di tariffe già sviluppate durante i precedenti regolamenti roaming, basate su tariffe fisse periodiche piuttosto che sulla tariffazione a consumo, con la tariffa base basata sul regime transitorio.

Tuttavia, tale disposizione non permette all'operatore di applicare tali tariffe giornaliere o a costo fisso periodico come la tariffa base applicabile agli utenti all'entrata in vigore del regime transitorio. A maggior ragione, tali tipologie di tariffe non possono essere il solo piano tariffario disponibile per gli utenti. Al contrario, l'utente deve espressamente aderire a tali offerte.

Mentre la Commissione Europea non ha il potere di intervenire su dispute individuali fra consumatori e operatori, il Regolamento Roaming prevede che le autorità nazionali di regolazione, come AGCOM in Italia, "verificano e vigilano sull'applicazione del presente regolamento all'interno del proprio territorio".

A tale riguardo, le Linee Guida recentemente adottate dal BEREC2, l'organo che coordina a livello europeo le autorità nazionali di regolazione nel campo delle comunicazioni elettroniche, al fine di guidare gli operatori nell'applicazione corretta applicazione del Regolamento Roaming e le autorità di regolazione nell'assicurare una supervisione ed applicazione coordinata di tali disposizioni in tutta Europa, fornisce degli importanti elementi per garantire la piena trasparenza ed informazione per i consumatori, al fine di evitare pratiche commerciali abusive che vanifichino i benefici del regime transitorio. In particolare il paragrafo 16 di tali Linee Guida in merito a tali tariffe a pagamento fisso giornaliero o periodico durante il periodo transitorio chiarisce che il consenso dell'utente è necessario per poter trasferire l'utente verso tali piani tariffari.

Infine, i miei servizi sono in stretto contatto con le autorità nazionali di regolazione, inclusa in particolare AGCOM, e BEREC al fine di assicurare una supervisione ed applicazione coordinata di tali disposizioni in Europa.

Spero che tali informazioni le risultino utili.

Distinti Saluti, Wolf-Dietrich

 

20 Commenti
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adaant27 Maggio 2016, 12:50 #1
beh, a me la daily basic è stata tranquillamente attivata qualche giorno fa ed è in bella mostra tra le offerte attive sul mio piano. Senza che io facessi o chiedessi nulla. Tutto legale.

Grazie TIM!
Apix_102427 Maggio 2016, 12:52 #2
ci stan dando dentro le menti di tim in questo periodo!!
ningen27 Maggio 2016, 13:54 #3
Non sono da meno le altre. Giusto l'altro giorno Vodafone mi ha attivato un servizio da me non richiesto e ancor prima lo avevano fatto con un altro servizio a pagamento.
Io spero che questi comportamenti palesemente illeciti siano severamente puniti, non se ne può davvero più.
Rubberick27 Maggio 2016, 14:06 #4
Ne stanno acchiappando quelli di tim porte chiuse di recente eh??
pingalep27 Maggio 2016, 14:39 #5
io mi faccio una bella pec e a ogni cavolata che fanno intimo rimborso servizio non voluto e danno materiale per il tempo impiegato a stargli dietro. segue denuncia ad ass consumatori ed eventualmente al giudice di pace o insomma dove si sbrigano queste grane(non ricordo rpecisamente la trafila ma esiste).
Max_R27 Maggio 2016, 14:51 #6
Originariamente inviato da: ningen
Non sono da meno le altre. Giusto l'altro giorno Vodafone mi ha attivato un servizio da me non richiesto e ancor prima lo avevano fatto con un altro servizio a pagamento.
Io spero che questi comportamenti palesemente illeciti siano severamente puniti, non se ne può davvero più.


Pura utopia ahimè
litocat27 Maggio 2016, 16:05 #7
Dite che Telecom è già al lavoro su TIM Roaming Europa Daily Basic Go?
Alberto_9927 Maggio 2016, 16:09 #8
Davvero un periodaccio per TIM,l'autorità garante li multa,l'Enel gli soffia Metroweb,loro sono messi male per cui ogni mezzo è buono per recuperare soldi sulle spalle degli utenti.Non è che qualcuno sta realizzando un GOMBLOTTOOO??
Rubberick27 Maggio 2016, 17:49 #9
Originariamente inviato da: Alberto_99
Davvero un periodaccio per TIM,l'autorità garante li multa,l'Enel gli soffia Metroweb,loro sono messi male per cui ogni mezzo è buono per recuperare soldi sulle spalle degli utenti.Non è che qualcuno sta realizzando un GOMBLOTTOOO??


Guarda non è che mi fa troppa pena come azienda eh..
Matteo10027 Maggio 2016, 20:08 #10
Vogliamo metterci anche Tim Prime Go per completare l'elenco. Sono tornati all'attacco proprio in questi giorni. Comunque 25 euro all'anno per cose inutili non è male come offerta obbligatoria.

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